Osservare il cambiamento di una città grazie alla cartografia: il caso di Palermo
Il bello di questa mappa è scoprire come questa città sia cambiata e ognuno troverà degli esempi diversi nei luoghi che conosce meglio.
La via Piersanti Mattarella, già “Via Villa Trabia” si estendeva da via Notarbartolo a poco dopo l’ingresso del CEI (l’istituto Gonzaga).
Il “Passo di Rigano” che costeggia Villa Sperlinga è un colpo d’occhio.
Era subito dopo Porta Felice e probabilmente se ne sentiva molto più forte la presenza.
...e ora scopri anche tu i cambiamenti nel tuo quartiere, …..buon viaggio nella storia cartografica della città di Palermo.
Data: 1935-1937 scala: 1:5000
Supporto e tecnica di riproduzione: digitale numero fogli: 17
Comparazione tra carta tecnica OMIRA del 1935 con oggi.
L’effetto “occhio di bue“ ci permette di vedere come era la città al tempo in un particolare punto.
Descrizione: cartografia realizzata col metodo aerofotogrammetrico “Nistri” dallaSoc. An. Ottico Meccanica Italiana e Rilevamenti Aerofotogrammetrici (O.M.I.R.A.) diRoma; committente è il Comune di Palermo che detiene le tavole originali a colori. L’orografia è rappresentata mediante curvedi livello (equidistanza m 5) e punti quotati. Il sistema cartesiano di riferimento è di tipo locale ed ha come origine il punto trigono-metrico di 2° ordine “La Martorana” di piazza Bellini.
Dal libro Repertorio cartografico & aerofotografico - CRICD Palermo 01/03/2010
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Bibliografia:
REPERTORIO CARTOGRAFICO E AEROFOTOGRAFICO
CRicd - Centro regionale per l'iventario, la catalogazione e la documentazione dei beni culturali e ambientali.
Servizio Documentazione - Unità Operativa X - Aerofototeca
Stampa:
Priulla, Palermo 2010
Qui trovi il file pdf del libro Repertorio cartografico & aerofotografico - CRICD Palermo 01/03/2010
Quadro unione tavole al 5000
Data: 1955-1957 scala: 1:5000
Supporto e tecnica di riproduzione: digitale numero fogli: 12
Comparazione tra carta tecnica IRTA del 1955 con oggi.
L’effetto “occhio di bue“ ci permette di vedere come era la città al tempo in un particolare punto.
Descrizione: Al 1955 risalgono le riprese in bianco e nero effettuate dall’Istituto Rilievi Terrestri Aerei di Milano (IRTA) e conservate dalla C.G.R. di Parma da cui l’Aerofo-toteca.
La cartografia è composta da 4296 fotogrammi in bianco e nero, riprodotti sia su supporto cartaceo che digitale, che rappresentano gran parte delle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Queste immagini, riprese sia ad alta che a bassa quota, documentano nitidamente una vasta porzione di territorio siciliano prima delle grandi trasformazioni urbani-stico-edilizie intervenute a partire dagli anni ’60.
Negli anni Ottanta, ha acquisito i fotogrammi comprendenti l’area della città di Palermo; è un volo di straordinario interesse in quanto documenta, con grande nitidezza e ricchezza di dettaglio, la città ed il territorio nel momento precedente la grande espansione urbanistico-edilizia.
Dal libro Repertorio cartografico & aerofotografico - CRICD Palermo 01/03/2010
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Bibliografia:
REPERTORIO CARTOGRAFICO E AEROFOTOGRAFICO
CRicd - Centro regionale per l'iventario, la catalogazione e la documentazione dei beni culturali e ambientali.
Servizio Documentazione - Unità Operativa X - Aerofototeca
Stampa:
Priulla, Palermo 2010
Qui trovi il file pdf del libro Repertorio cartografico & aerofotografico - CRICD Palermo 01/03/2010
Data: 1987 scala: 1:5000
Supporto e tecnica di riproduzione: digitale numero fogli: 14
Comparazione tra carta tecnica SAS del 1987 con oggi.
L’effetto “occhio di bue“ ci permette di vedere come era la città al tempo in un particolare punto.
Descrizione: Cartografia realizzata nel 1987 dalla SAS, Società Aerofotogrammetrica Siciliana di Palermo.
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Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Stroico si Palermo
Il Piano Particolareggiato Esecutivo (PPE), voluto dall’Amministrazione comunale nella primavera del 1988 ed approvato nel 1993, è lo strumento urbanistico che norma e regola gli interventi di una vasta parte del centro storico di Palermo. Da esso, infatti, sono stralciate quattro aree pianificate precedentemente (Piani di Recupero di Sant’Agostino, del Cassare Alto, di Montevergini, di via Scopari e i Piani Particolareggiati dell’Albergheria e di Castello San Pietro).
Il Piano persegue due obiettivi primari: dare specifiche indicazioni sulle modalità d’intervento attuabili sugli immobili appartenenti a soggetti sia pubblici che privati; definire i compiti dell’Amministrazione comunale nel recupero delle aree maggiormente degradate al fine di migliorare l’aspetto fisico e sociale complessivo della città, con una particolare attenzione alla sua storia e alla sua antica configurazione.
Le indicazioni di progetto del Piano si basano principalmente sullo studio e l’individuazione delle “categorie tipologiche” degli edifici che definiscono il tessuto storico del centro antico. Esse comprendono: l’edilizia specialistica civile e quella religiosa, gli edifici per il culto (chiese, oratori, cappelle, conventi e monasteri); l’edilizia residenziale suddivisa in “palazzo”, “palazzetto”, “palazzetto pluri-familiare”, “catoio multiplo” e “catoio semplice”. Sono inoltre individuati gli edifici specialistici produttivi, l’edilizia derivante dall’attuazione del Piano di Risanamento del 1886, quella postbellica, le parti residue delle mura e delle fortificazioni urbiche, gli impianti a verde, le superfetazioni. Le “modalità d’intervento”, (restauro, ristrutturazione, ripristino filologico, ripristino tipologico, demolizione senza ricostruzione), e il ventaglio delle destinazioni d’uso ammissibili derivano da tali approfondite analisi.
Tutti gli interventi relativi alla sistemazione degli spazi pubblici competono all’Amministrazione Comunale chiamata ad ulteriori approfondimenti e verifiche degli interventi progettuali indicati dal Piano. A recupero completato, il Piano prevede che nel centro storico possano tornare ad abitare circa 50.000 persone.
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Il PPE interessa i quartieri Tribunali, Castellammare, Monte di Pietà e Palazzo Reale con le esclusioni delle aree comprese nei seguenti strumenti urbanistici: Piano di recupero Montevergini, Piano di recupero Dicesa della Capre, Piano Particolareggiato Albergheria e i 4 Piani di recupero Sant’Agostino, Capo, Scopari e Cassaro alto.
Tutte tavole in fotmato pdf dei piani
Le tavole dei vari Piani sono realizzate nel formato .pdf, tutti i link delle tavole presenti in questa pagina rinviano al sito ufficiale del Comune di Palermo - Amministrazione Trasparente
Data: 1962 scala: 1:5000
Descrizione: PRG aggionato con i provvedimenti del d.p.r.s. n 110/a del 28/06/1962 e con le successive varianti fino a giugno 1984.
L’effetto “occhio di bue“ ci permette di vedere come era la città al tempo in un particolare punto.
N. B. Le tavole sono in formato JPG, frutto di scansione delle tavole cartacee.
Norme Techiche di attuazione (NTA)
Legenda PRG 1962
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WMS Capabilities URL
Tiles (Google/OSM scheme)
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Fonte dati: Comune di Palermo - Portale Opendata - Urbanistica - Licenza CC BY 4.0 IT
Zonizzazione: e vincoli sul territorio adeguati ai D. Dir 558 e 124/DRU/02 di approvazione - Luglio 2003 - Presa D atto Delibera 7/2004
La Variante Generale al P.R.G. è stata redatta secondo le direttive generali del Consiglio Comunale di cui alla delibera 179/94. Il Progetto di Piano è elaborato dall'Ufficio del Piano che si è avvalso delle consulenze del Prof. P.L. Cervellati per gli aspetti urbanistici, dei Prof. G. Zambrini e M.R. Cittadini per gli aspetti della mobiltà, del Prof. A. Roccella per gli aspetti giuridici e del Prof. F. Mazzola per le analisi socio-economiche. Con la delibera 315/94 il Consiglio Comunale ha adottato lo Schema di Massima e con delibera 45/97 gli elaborati finali della Variante Generale.
La Variante Generale è stata successivamente adeguata alle prescrizioni e al parere reso dall'Ufficio del Genio Civile e riadottata con del Commissario ad Acta n° 470/2001 ed approvata definitivamente dall'Assessorato Regionale al Territorio con D. Dir. 124 e 558/DRU/02. Con delibera n° 7 del 21/01/04 il Consiglio Comunale prende atto delle modifiche apportate alla Variante Generale disposte dai decreti regionali di approvazione. Da quel momento diviene a tutti gli effetti vigente.
Principi esenziali della Variante Generale sono: la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio storico del territorio comunale, la tutela del patrimonio ambientale, delle emergenze paesaggistiche, dei parchi naturali e del tessuto agricolo residuo, la valorizzazione del fronte a mare ed il raggiungimento della dotazione minima di servizi pubblici, la riqualificazione della periferia attraverso l'istituzioni delle Municipalità.
Progetto PRG Palermo – Mappa e Servizio WMS con QGISCLOUD
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Tutte tavole in fotmato pdf dei piani
Le tavole dei vari Piani sono realizzate nel formato .pdf, tutti i link delle tavole presenti in questa pagina rinviano al sito ufficiale del Comune di Palermo - Amministrazione Trasparente - Pianificazione e Governo del Territorio
Grazie a @napo per la segnalazione della mappe d'Italia del 1941 negli di archivi USA negli archivi online University of Texas Libraries | The University of Texas at Austin sezione Perry-Castañeda Library Map Collection | Italy Maps con licenza Public Domain
Descrizione: Nell'archivio online dell'University of Texas Libraries | The University of Texas at Austin si trovano molte mappe prodotte dalla US Central Intelligence Agency, se non diversamente indicato, di diverse città italiane del 1940 (circa). Le scale variano dal 1:500k a 1:5k
Alcuni esempi
- Italy City Plans 1943-1944 U.S. Army Map Service
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- Italy 1:25,000 | Series 4228, U.S. Army Map Service, 1943
- Italy 1:50,000 | Series 4229, U.S. Army Map Service, 1941
Che cos’è
#opendatasicilia e’ una iniziativa civica che si propone di far conoscere e diffondere la cultura dell’open government e le prassi dell’open data nel nostro territorio e aprire una discussione pubblica partecipata.
Chi siamo
Siamo un gruppo di cittadini con diverse storie, competenze, professioni. Siamo accomunati dalla genuina volontà di contribuire a migliorare la qualità della vita della nostra comunità. Lo vogliamo fare con spirito di collaborazione e concretezza.
Ci trovi in questi luoghi:
Gabriele Merelli. Descrittione del Regno di Sicilia..., 1677. Pianta di Palermo. Torino. Biblioteca Reale
Libro consigliato:
Le città nella storia d'Italia | Palermo di Cesare De Seta e Leonardo Di Mauro - Editori Laterza.
La morfologia primo del territorio. L'insediamento punico. La città romana e bizantina.
La città islamica: le moschee, le fortezze, i bagni e i mercati. Età normanno sveva e le nuove scelte urbanistiche. Splendore e decadenza durante il regno di Federico II. Le grandi famiglie feudali del XIV e XV secolo. Le attività economiche e la vita culturale nel viceregno aragonese.
Il viceregno spagnolo, la Controriforma e lo sviluppo dell'edilizia religiosa.
Il riformismo settecentesco. La dominazione sabauda e quella austriaca. Le ville extra-urbane e i giardini. La restaurazione ottocentesca. I moti del '48 e l'Unità.
I nuovi piani. Ernesto Basile e la città dei primi decenni del Novecento.
Sono disponibili i file KML per visualizzare le mappe con Google Earth o con programmi simili.
Città di Palermo 1580 - carta di Maiocco e Bonifacio | Fonte: gallica.bnf.fr / BnF
“Palermo Città principalissima nella Sicilia, dotata non solo della fertilità et vaghezza naturale del sito, ma d’un sicurissimo porto aiutato dall’arte, di edifitii stupendi tanto publici come privati et d’altre cose notabili che si richiedano per imbellire ogni gran città, poi che dall’Eccellenza Vostra Ill. ma ha ricevuta la bella Strada detta della Colonna, et vivendosi hora sotto il suo regimento in ta[n]ta felicità, ben conviene che havendo io da mandare in luce il suo disegno, lo dedichi come faccio all’Ecc.za V.ra; la supplico quindi si degni haver grato questo mio picciol dono, per la generosità dell’animo suo mentre humilmente la reverisco et megl’inchino”.
E’, da parte dell'editore, la dedica al vicerè Marcantonio Colonna della prima vera carta topografica stampata della Città, compilata da Orazio Maiocco, incisa da Natale Bonifacio ed edita a Roma da Claude Duchet (o Claudio Duchetti) nell’anno 1580.
Pur con modifiche ed integrazioni, essa fornì (dapprima direttamente, poi soprattutto tramite le sue riproduzioni) un modello ripetutamente utilizzato per parecchi decenni, perfino quando l’apertura della Strada Maqueda, detta “Nuova”, aveva reso l’opera troppo vistosamente datata. Tra coloro che ne “beneficiarono”, per citare i più noti, Matteo Florimi (quasi sicuramente il primo in assoluto), molto presto seguito da Mario Cartaro e, qualche anno dopo, da Georg Braun e Frans (o Franz) Hogenberg.
E’ qui proposta una ristampa romana del 1602, opera di Giovanni Orlandi, un libraio, incisore e tipografo che acquisì il possesso di molti “rami” (cioè matrici incise in rame) già di proprietà del Duchetti. Si può notare sulla carta l’aggiunta “Joannes Orlandi formis romae 1602” nel bel mezzo della dicitura originale sugli artefici del 1580.
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Veduta di Palermo nel 1677 - Fonte: Biblioteca Francisco de Zabálburu di Madrid
E' un disegno ad inchiostro di china tratto dall’atlante Descrittione del Regno di Sicilia e sue isole coadiacenti…, opera manoscritta ed illustrata dal Tenente di Mastro di campo Gabriele Merelli.
L’atlante, una raccolta cartografica ad uso militare (ma in realtà, come era d’uso all’epoca, comprendente altro, soprattutto descrizioni mitico-storiche dei luoghi), è conservato presso la Biblioteca Francisco de Zabálburu di Madrid.
La rappresentazione non manca di aspetti approssimativi, soprattutto riguardo alla viabilità interna dei Quattro Mandamenti, risultando invece piuttosto accurata (in pochi ma abili tratti di inchiostro) per alcuni degli edifici notabili, come ad esempio Porta Felice.
In mancanza di una legenda Merelli propone, limitatamente al territorio extramurario, diversi toponimi vergati sulla mappa. Una curiosità: al centro del piano della Marina è disegnata quella che si può ritenere, ben poco equivocabilmente dato il sito, una (doppia) forca.
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
La carta di Giuseppe Vasi, 1754-59 - Fonte: Biblioteca del Congresso, Washington DC
“La Città di Palermo, capo e regia della Sicilia in cui risiede il Vicerè, che governa il Regno a nome della Maestà di Carlo III Borbone Infante delle Spagne Re di Sicilia, Napoli, Gerusalemme & c.”, carta disegnata e incisa a Roma da Giuseppe Vasi tra il 1754 e il 1759.
L'opera, monumentale nel suo genere, comprende anche nove splendide piccole vedute: una dell’intera città e le altre di via Toledo e delle piazze più importanti.
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Nuova pianta della Città di Palermo 1862 1:10k | Fonte: Harvard Map Collection, Harvard University
La carta, quasi certamente di produzione italiana (non riporta alcuna informazione relativa all'edizione), risale agli anni Sessanta dell’Ottocento.
L'indubbio modello è la carta, la prima dell'epoca post-unitaria, fatta redarre nel 1862 dal prefetto Torelli (grazie per la correzione ad Antonino D'Amico); ne riporta anche un clamoroso errore, “Piano degli Otto” per “Piano degli Orti”.
Rispetto al modello la rappresentazione è, fatto singolare, del tutto priva dei territori extramurari a sud e ad ovest; l’estensione verso nord è, in compenso, più ampia di quanto necessario per comprendere il porto.
Un aspetto interessante per una carta generale della città (ma non inedito: è presente in particolare nella “Pianta geometrica” del Villabianca, 1777), è la presenza del “colore bleu (che) corrisponde alle parti della città le quali fino alla seconda metà del 12° secolo erano occupate dal mare”.
Ultima annotazione: le vie della città murata sono indicate con un numero, ma il file che ho disposizione non contiene la relativa legenda.
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Costa nord, Baia di Palermo 1877 1:36,417 | Fonte: Wisconsin-Milwaukee University
La mappa non riguarda la sola città di Palermo ma un territorio molto più vasto, con l'intera Conca d'Oro e dintorni. “Palermo Bay” (con all’interno, in una scala di tre volte maggiore, “Port of Palermo”) è una splendida carta nautica inglese del 1877 (con “correzioni” fino al 1899), pubblicata dall’Ammiragliato britannico.
La ricchezza di particolari, che in questo genere di carte è più che altro limitata ai fondali marini ed alla linea costiera, qui è in un certo qual modo estesa anche all'entroterra (non mancando comunque le imprecisioni, in parte consistenti in fantasiose storpiature dei nomi, un classico delle carte straniere d’epoca). L’immagine intera è seguita da una serie (incompleta) di particolari.
N.B. Le quote sul livello del mare sono espresse in piedi (un piede equivale a 0,3048 metri) e le misurazioni dei fondali in braccia (un braccio equivale a sei piedi).
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Città di Palermo 1882 | 1:1000 - Fonte: gallica.bnf.fr / BnF
E' la "Nuova Pianta della Città di Palermo" nell'edizione del 1882, realizzata dai litografi Bizzarrilli & Sanzò per l’editore Luigi Pedone Lauriel.
Una carta di produzione interamente palermitana, con una grafica sicuramente più “spartana” rispetto ad altre dell’epoca, mancando ad esempio una rappresentazione sistematica dei giardini.
D’altro canto, appare molto accurato l’elenco di voci descrittive, con una suddivisione per tipologia particolarmente varia (sono presenti tra gli altri gli “Istituti di educazione e di istruzione”, gli “Stabilimenti industriali”, gli “Istituti scientifici” ed un breve elenco di servizi “Pel viaggiatore”); tale caratteristica della pianta mi sembra molto compatibile con la sua natura di prodotto “a chilometro zero”. La tabella si conclude con una «Osservazione.
Le vie segnate con linee puntegiate sono quelle percorse dai Tramways».
Che erano i tram a cavalli, con sette linee ferrate attivate tra il 1878 e il 1881; la carta di Pedone Lauriel è la prima a riportare tale nuova rete di trasporto pubblico.
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Nuova pianta della Città di Palermo 1891 1:10k | Fonte: Harvard Map Collection, Harvard University
“Nuova Pianta della Città di Palermo”, litografia di Richter & C. (Napoli), editore Carlo Clausen (Palermo), 1891.
La carta ha la peculiarità di includere, con la stessa grafica di un elemento permanente, il complesso dell’Esposizione Nazionale (1891-92).
Descrizione di: Piero Genova per il Gruppo Palermo di Una Volta
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Nuova pianta della Città di Palermo 1893 1:13k | Fonte:
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Realizzato da:
@aborruso, @piersoft, @cirospat e @gbvitrano
per Open Data Sicilia
Le cartografie storiche in dotazione al Comune di Palermo e presenti nel Portale Cartografico dalla società comunale in house per i servizi informatici SISPI SPA, sono state scansionate e georeferenziate dal Geometra Liborio Plazza del Comune di Palermo
Portale Cartografico a cura di: SISPI SPA
SiciliaHub/mappe: repo github in cui si trovano le mappa create dagli utenti della comunità OpenDataSicilia.it
Pianta della Città di Palermo e dintorni, redatta dall'Ufficio Tecnico Municipale - 19xx - scala 1:8000 - Fonte Map Warper - Uploaded by utente
Un ringraziamento particolare va a @napo che con il lavoro: mappa di Trento 1915 - da un libro di Cesare Battisti ci ha fatto riscoprire la bellezza e l'importanza delle mappa storiche.
Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale - Creative Commons Attribuzione 4.0 Italia
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Dati da un server WMS: scaricarli, riproiettarli, comprimerli, tassellarli e piramidarli da riga di comando, di @aborruso;
Leaflet, per creare l'interfaccia di web mapping;
Leaflet-hash, per generare URL che contengono livello di zoom e posizione corrente;
Leaflet-tileoverlay-mask, per la sovrapposizione delle tile con effetto svg maschera, una sorta di effetto “occhio di bue“ che ci permette di vedere come era la città al tempo in un particolare punto;
Sidebar-v2, per creare questa sidebar a scomparsa;
Leaflet.MousePosition, è un semplice controllo della posizione del mouse. Esso mostra le coordinate geografiche del puntatore del mouse, mentre viene spostato sulla mappa;
Leaflet-graphicscale, è un semplice barra di scala con effetto animato al cambio dello zoom;
Map Warper, è uno strumento open source per georeferenziare immagini, nato grazie al contributo del progetto spacetime della Biblioteca Comunale di New York, sviluppato, ospitato e mantenuto da Tim Waters;
Btns, è un piccolo modulo CSS che permette di inserire pulsanti reattivi.
Leaflet.Basemaps, consente di creare un controllo dell'interfaccia utente per la scelta della mappa di base utilizzato sulla mappa.
Leaflet Credits, plugin per leaflet per la visualizzazione dei crediti nell'angolo;
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